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Pregi e difetti dei compressori a vite

domenica, gennaio 26. 2020

Fra le varie tipologie di compressori presenti sul mercato, quelli a vite sono fra le più diffuse. Essi infatti comportano notevoli vantaggi rispetto ai diretti concorrenti, i compressori a pistoni.
Pregi e difetti dei compressori a vite

Ma come funziona innanzitutto un compressore a vite?

Un compressore a vie è formato da due viti a passo inverso dal diametro differente che imboccano l’una sull’altra, dalla zona di aspirazione dell’aria fino alla zona di mandata. Durante il loro movimento, lo spazio per l’aria si riduce, facendo quindi aumentare la pressione e trasformando appunto l’aria in aria compressa. Rientrano, come anche i compressori a pistone, nei compressori volumetrici, cioè in quei macchinari che aumentano la pressione dell’aria riducendo il volume da essa occupato .

 

In base al metodo di lubrificazione e raffreddamento dell’aria, i distinguono due grandi gruppi, entrambi trattati dall’azienda BOGE:

 

  • i compressori a vite con iniezione a olio
  • i compressori a vite oil-free

 

I primi utilizzano l’olio come lubrificante e come liquidi per il raffreddamento (la produzione di aria compressa infatti genera calore) e sono in genere più economici ma di certo non meno efficienti, mentre i secondi utilizzano altre tecnologie per il raffreddamento, come l’acqua o l’aria, e sono indispensabili quando vengono richiesti alti standard di purezza dell’aria, come nel caso di impiego nell’industria medica o alimentare.

 

Dopo averne visto il funzionamento, analizziamo i pregi e i difetti dei compressori a vite.

 

Tutti i pregi dei compressori a vite

Come abbiamo riportato all’inizio, i compressori a vite sono fra i più diffusi. Il motivo è che essi comportano notevoli vantaggi sotto vari punti di vista: dal punto di vista dell’efficienze e del risparmio energetico, dal punto di vista della durata e anche della silenziosità durante il funzionamento, tutti motivi che spingono le aziende che hanno bisogno di produrre aria compressa ad adoperarli.

 

In primo luogo, bisogna sapere che i compressori a vite hanno una meccanica più semplice rispetto a quella a pistoni, che garantisce un funzionamento continuo; ciò significa che le sollecitazioni meccaniche impulsive a cui sono sottoposti sono di gran lunga minori. Il compressore è quindi meno soggetto all’usura e a possibili danni alle componenti mobili.

 

In più, anche effettuare interventi di manutenzione, sia ordinaria che straordinaria (per quanto poco frequente), risulterà estremamente semplice e rapido. Poter intervenire con rapidità per sanare un guasto è un pregio che chi lavora con l’aria compressa apprezza particolarmente; rallentare o fermare la produzione per alcune ore, se non per giorni, provoca infatti gravi danni sia a livello energetico che produttivo, ma soprattutto economico.

 

Una meccanica semplice unita a bassi livelli di usura garantisce inoltre una durata maggiore del macchinario per cui, acquistando un compressore a vite, farete un investimento a lungo termine.

 

In secondo luogo, la possibilità di produrre aria compressa in modo continuo, rende questo tipo di compressori estremamente versatile e utilizzabile in molte tipologie di industria. In particolar modo, viene sfruttato nell’industria ospedaliera, per la produzione di gas a scopo medico o per alimentare gli strumenti chirurgici; nell’industria alimentare, in quella meccanica, in quella siderurgica e in molte altre ancora. Viene scelto soprattutto dalle aziende di medie e grandi dimensioni, che possono permettersi di alimentare un impianto che lavora costantemente e che – allo stesso tempo – hanno bisogno di una produzione ininterrotta di aria compressa.

 

Analizziamo poi uno dei fattori più importanti del mercato di produzione dell’aria compressa: l’efficienza energetica. Come ben sa chi è del settore, gli studi in sui compressori non stanno andando verso lo sviluppo di nuove tecnologie per la produzione dell’aria, bensì sul miglioramento dell’efficienza energetica e su un minore consumo di risorse, nel pieno rispetto dell’ambiente. I compressori a vite, come abbiamo visto, non possono essere accesi e spenti, ma funzionano a regime costante; ciò significa che non si verificano mai sbalzi di intensità energetica. I macchinari più moderni sono dotati di sistemi per regolare la potenza in base al fabbisogno energetico reale grazie a dei variatori di frequenza su motori elettrici. Inoltre grazie ai sistemi di controllo BOGE è possibile monitorare accuratamente tutti i consumi e ottimizzarli per rendere il compressore più efficiente possibile, individuando subito sprechi e perdite.

 

Un ultimo pregio da tenere in considerazione quando si parla di compressori a vite è la loro silenziosità: a paragone di portata sono in genere molto più silenziosi di quelli a pistone. Un esempio è dato dalla nuova serie di compressori a vite BOGE della linea C2, dotati di una cappa insonorizzante di serie che abbassa drasticamente il rumore prodotto dalla macchina in funzione.

 

Anche i compressori a vite hanno qualche difetto

Dopo aver elencato i numerosi pregi dei compressoti a vite, non potevamo tralasciare anche alcuni difetti. In particolare, un compressore a vite impiega molto più tempo rispetto ad un compressore a pistoni per entrare in temperatura. Dunque, se avete bisogno di un macchinario che produca aria compressa in tempi rapidi, non è la scelta adatta. Inoltre, per poter ottenere l’efficienza energetica di cui si è parlato, esso deve raggiungere la sua temperatura ideale, che è di 45° circa, e deve lavorare maggiormente a pieno carico per evitare che si formi la condensa.